Venerdì 10 maggio abbiamo celebrato la primavera nel modo che ci riesce meglio: stando insieme, condividendo idee e facendo vibrare l’energia dei giovani. È stata una serata fatta di luce, di musica e di tante voci che, finalmente, hanno trovato uno spazio dove raccontarsi e farsi ascoltare.
Il nostro aperitivo di primavera è stato molto più di un momento conviviale: è diventato uno spazio di confronto autentico, dove le ragazze e i ragazzi del Podcast dei Balocchi hanno portato sul palco pensieri, domande, sogni e timori legati all’orientamento. Un tema complesso, spesso lasciato ai margini, che invece ha preso forma in un dialogo sincero, accessibile e profondo.
Dubbi su cosa fare “da grandi”? Paure di sbagliare strada? Voglia di cambiare direzione? Sono tutte emozioni che ci attraversano. Le giovani e i giovani del podcast non hanno avuto paura di metterle in campo, raccontandosi, confrontandosi, dando voce anche a chi magari quella voce non riesce ancora a trovarla.
È proprio questa la forza del Podcast dei Balocchi: essere uno strumento vivo di protagonismo giovanile, una cassa di risonanza per idee fresche, punti di vista non convenzionali e un desiderio profondo di incidere sulla realtà che si vive ogni giorno.
E quando le parole hanno lasciato spazio alla musica, ci hanno pensato proprio i Disaster Zone a farci alzare dalla sedia! Con un sound travolgente, balli improvvisati, sorrisi e applausi, hanno trasformato l’aperitivo in una vera festa. È stato impossibile restare fermi: la loro energia ha contagiato tutti e tutte, trasformando l’evento in un momento di gioia collettiva.
Grazie a chi ha brindato con noi, a chi si è fermato e fermata anche solo per qualche minuto, a chi ha portato un sorriso, a chi ha ascoltato, a chi ha fatto domande, a chi ha semplicemente deciso di esserci.
La primavera è ufficialmente sbocciata…e porta con sé idee, nuovi episodi del podcast, incontri, eventi, e una rinnovata voglia di fare rete tra giovani e territori. Perché sì, quando ci si mette in gioco, qualcosa cambia davvero.
Seguiteci: il viaggio è appena cominciato. E il bello deve ancora venire.