Mercoledì 16 aprile "Giovani al lavoro" è stato un vero e proprio spazio di incontro, confronto e ispirazione dove i protagonisti erano, senza alcun dubbio, i ragazzi. Il pomeriggio è stato il frutto di un percorso nel quale i ragazzi stessi hanno definito cosa mostrare, quali temi toccare nel dialogo con gli adulti e come organizzare e gestire il tutto.
All’interno del POINT a Dalmine, gli studenti di ENAIP Dalmine, ABF Curno e ISIS Einaudi hanno portato in scena non solo ciò che studiano, ma anche chi stanno diventando. Divisi in dieci postazioni, i ragazzi e le ragazze hanno mostrato esperimenti di chimica, giochi interattivi, laboratori di fisica, meccanica, carrozzeria, estetica e acconciatura: ogni stand era una finestra aperta sul mondo dei giovani, fatto di passioni, scelte, fatica e speranze.
I ragazzi e le ragazze hanno saputo coinvolgere i presenti con il loro entusiasmo e la loro energia.
Tra le attività più stimolanti ci sono stati gli Speed Date con giovani lavoratori che hanno raccontato in incontri a due la loro esperienza formative e lavorative, i traguardi raggiunti, le scelte fatte, i piccoli e grandi cambiamenti di rotta, i sogni ancora in costruzione.
Altro momento intenso è stato il dibattito tra studenti e rappresentanti del mondo della formazione e del lavoro, con ospiti d’eccezione come Confindustria, Università di Bergamo, ITS Leonardo Academy, InformaGiovani, Acli, CISL, Tenaris e ITI Marconi. Accanto a loro la presenza numerosa e partecipata degli amministratori locali dei comuni di Dalmine, Curno, Lallio, Mozzo, Treviolo e Osio Sopra che come membri dell’equipe AdoGio di presidio hanno collaborato alla realizzazione dell’intero evento.
Nel dibattito il dialogo è andato in profondità, parlando non solo di “che lavoro vuoi fare da grande”, ma anche di “che vita vuoi vivere”. Sono emersi temi importanti, come la paura di un’esistenza schiacciata dal lavoro, la ricerca di equilibrio tra ambizione e benessere personale, il desiderio di non essere solo "una professione", ma una persona, dentro una comunità, il timore che la formazione di oggi non sia in futuro rispondente alle richieste del mondo del lavoro in veloce cambiamento.
Il senso di tutto questo è stato ben colto da chi ha avuto l'opportunità di partecipare: i ragazzi sono riusciti a superare le barriere intergenerazionali facendosi ascoltare dagli adulti, perché si sono espressi serenamente, senza filtri, creando uno spazio in cui poter essere sé stessi, senza paura di giudizio.
Per concludere, un rinfresco per tutti e il concerto di Flave giovane artista di Dalmine, nel clima entusiasmante che ha caratterizzato tutto l’evento.
La realizzazione dell’evento è stata possibile grazie alla sinergia tra il Comune di Dalmine, l’Azienda Speciale Consortile Dalmine Sociale e il POINT: una collaborazione che ha permesso di dare spazio concreto in un contesto molto bello all’ascolto e al protagonismo giovanile.
L’evento, si è rivelato un’occasione preziosa per i giovani per parlare di lavoro con i coetanei, ma anche con adulti pronti ad ascoltare – davvero – quello che avevano da dire.
"Giovani al lavoro" non è stata solo una manifestazione, ma un laboratorio di idee, un cantiere di sogni, un ponte tra il presente e il futuro. Un futuro che, se costruito insieme, può davvero essere migliore.