Nelle scorse settimane, l’InformaGiovani di Osio Sotto, Anna, come orientatrice, ed io, come suo tirocinante, siamo entrati nelle scuole medie di Osio Sotto, Boltiere e Verdello per fare attività di orientamento incontrando 250 studenti.
Il nostro obiettivo principale era quello di farci conoscere dai ragazzi - dalle loro famiglie - e dalle scuole: volevamo sapessero che ci siamo e siamo pronti ad aiutarli in momenti di incertezza legati alle scelte future. Abbiamo voluto dare un assaggio di ciò che volevamo fare riscontrando da parte di insegnanti e ragazzi grande entusiasmo e collaborazione.
Osio Sotto
Nello specifico i ragazzi si sono soffermati molto sulle competenze hard, soft e green: competenze che si acquisiscono a scuola, a casa e nella vita di tutti i giorni come quella che può essere un'uscita tra amici o nello sport praticato. Ci siamo trovati di fronte un gruppo molto vivace con difficoltà a stare attento. Per ovviare alla situazione abbiamo deciso di spostare l’esperienza su una discussione aperta creando un ambiente di coinvolgimento e di confronto.
Boltiere
Nella prima visita ci siamo concentrati sull’atlante delle scelte già mostrato in classe nel percorso interno scolastico, approfondendo una parte più teorica presentando tutte le opportunità informative. Nel secondo incontro abbiamo proposto attività più interattive con gioco in gruppo e questionario (tratto dal progetto europeo Alpha Skills). L’attenzione è stata molto alta, probabilmente per via del doppio incontro che ha facilitato l’apertura dei ragazzi nei nostri confronti, esprimendosi in scioltezza riguardo alle future visioni di sé stessi. Ciò ha permesso a noi InformaGiovani di individuare facilmente le loro caratteristiche personali anche grazie ai risultati del questionario.
Verdello
Abbiamo proposto una storia che rendeva protagonisti proprio gli studenti, facendoli ragionare in gruppi su varie competenze e stimolando alla risoluzione di problemi. Abbiamo notato un’iniziale difficoltà nel riconoscere le competenze in loro possesso, nonostante, per svolgere l’attività, le avessero dovute usare. Grazie a un confronto finale è stato possibile parlarne insieme con alcuni spunti suggeriti da noi. Si è optato per un lavoro a gruppi, che permettesse loro di muoversi liberamente e comunicare tra loro, anche attraverso il gioco e di mantenere l’attenzione. Questa modalità ha evidenziato la loro naturale inclinazione verso attività pratiche e manuali, che sembrano riflettere anche le loro preferenze per il futuro.
Sguardo personale
L’esperienza per me, un ragazzo di vent’anni, è stata molto divertente e interessante. Ho avuto modo di interagire con la “nuova generazione”, non lontanissima dalla mia età, ma lontana riguardo alle scelte che si stanno venendo a formare nelle menti dei giovani. Oggi si predilige un percorso di studi che porti a un lavoro manuale, o comunque breve, diretto subito al mondo del lavoro, a differenza di pochi anni fa, dove la tendenza era per il Liceo.
Il questionario europeo, basato sulle 6 personalità di Holland, è stata una bella occasione per capire meglio sé stessi. Rispondendo sinceramente ai quesiti infatti si poteva intravedere subito la personalità adatta per alcuni studenti. Io stesso ho provato il questionario e oltre ad essermi divertito, l’ho trovato estremamente interessante per i risultati, molto concordi con il mio percorso attuale.
Ho notato che per i ragazzi è difficile fare attività statiche, preferendo muoversi e comunicare, anche con giochi, invece di stare seduti ad ascoltare un adulto parlare e questo spiega il cambio di tendenza verso approcci più pratici e meno studio teorico. Per concludere è stata un’esperienza veramente bella, che mi ha fatto vedere come le nuove generazioni stanno pensando al futuro e come si affermano nuove “mode” per le scelte scolastiche.
Rispetto a quando è toccato scegliere a me, ora ci sono molte più opportunità e i ragazzi vengono seguiti, ascoltati e consigliati, trovando sempre l’appoggio di qualcuno anche esterno, come l’InformaGiovani, in uno dei momenti più importanti della vita, a cui si è chiamati a fare la prima grande scelta.
L'esperienza dei nostri orientatori nelle scuole medie di Osio Sotto, Boltiere e Verdello